Lemma

1) Dizion. 5° Ed. . DIRE. Apri Voce completa pag.411 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 4 ° Ed. DIRE Dizion. 4 ° Ed. DIRE Dizion. 3 ° Ed. DIRE Dizion. 3 ° Ed. DIRE Dizion. 1 ° Ed. DIRE Dizion. 1 ° Ed. DIRE Dizion. 2 ° Ed. DIRE Dizion. 2 ° Ed. DIRE Dizion. 4 ° Ed. CIOÈ A DIRE. Dizion. 5 ° Ed. DIRE, ed altresì, ma solo in certi tempi e in certe persone, DICERE.

DIRE. Definiz: Neutr. usato spesso anche in forma di Neutr. pass. dirsi Essere, per natura o qualità, conveniente, adatto, opportuno a checchessia; Convenire, Confarsi. Dal lat. decere. – Esempio: Soder. Agric. M. 154 t.: I lavori d'opera rustica convengono a gli edifizj grandi ed alla campagna, come quelli della composita, se bene anco tutti si dicono acconciamente nelle città. Esempio: E Soder. Agric. M. 168 t.: Tutto [il casamento] sia condotto con buona unione e con una composizione che si dica bene insieme dal tutto alle parti. Esempio: E Soder. Agric. M. 169 t.: Questo ordine di così edificare si dirà assai nei luoghi di pianura, per alzarli dal basso. Definiz: § I. Costruito con la particella Con, e detto di parti tra loro o col tutto, o di cosa con cosa, vale Corrispondere, Avere proporzione, convenienza, congruità, e simili. – Esempio: Giambull. P. F. Lez. II, 1, 29: Le quali cose, poichè sì bene si dicono insieme, e convengono l'una coll'altra, credo io certamente che così si debba dividere tutta quella montagna (il monte del Purgatorio di Dante). Esempio: Deput. Decam. Proem. 3: Ciò che vi si rappezzerà, o vi si rannesterà, non si dirà mai così bene con quel che rimane. Esempio: E Deput. Decam. Proem. 57: Degli antichi non possiamo arrecarne altro che la scrittura, la quale non sempre si dice interamente con la pronunzia, e sappiamo esser alcune lingue, che a un modo scrivono e ad uno altro suonano. Esempio: Mellin. Descr. Entr. 3: Servivano [questi fregi] per imbasamento de' detti gran quadri, i quali con le statue unitamente dicevansi. Definiz: § II. Dirsi, e più comunemente Dirsela, detto di persone, vale Essere in buona armonia, in amicizia; ed altresì Confarsi il naturale dell'una con quello dell'altra. – Esempio: Dav. Tac. 1, 311: Tutta d'Agrippina un tempo, poi non si diceano punto. Esempio: Forteguerr. Terenz. 167: Ma del fratello mio Demea, col quale Ci dichiamo pur poco e fummo sempre Fin da' primi anni di contrario umore, ec. Esempio: Nell. Iac. Astratt. 1, 3: Acrisio.... non se la dice troppo colla nostra casa, per le nimicizie antiche.